Coronavirus: obblighi in materia di sicurezza per il datore di lavoro che attua lo smart working

Il DPCM 4 marzo 2020 ha sollecitato le imprese pubbliche e private ad applicare la modalità di lavoro agile (comunemente chiamato smart working) ovunque possibile.

Naturalmente questa necessità non sospende la responsabilità del datore di lavoro dal preservare la sicurezza e la salute dei lavoratori. La legge n.81 del 2017 con l’art. 22 sancisce che il datore di lavoro deve garantire la salute e la sicurezza del lavoratore, che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile ed informarlo sui rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro. Parallelamente il lavoratore è tenuto a cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro per fronteggiare i rischi connessi all’esecuzione della prestazione all’esterno dei locali aziendali.

In questo momento di estrema difficoltà nell’organizzare e gestire la sicurezza dei luoghi di lavoro e di chi vi lavora, a maggior ragione se molti di quest’ultimi operano da casa, diventano misure di prevenzione fondamentali la formazione e l’informazione, anche per favorire comportamenti corretti da parte dei lavoratori. Attraverso queste attività il datore di lavoro può dimostrare di aver fatto il possibile per assolvere agli obblighi di legge e di dare continuità al sistema di gestione della sicurezza sul lavoro (SGSL).

Per facilitare alle aziende questo compito Gruppo Uniko ha predisposto un servizio di formazione a distanza, in videoconferenza, con cui i loro lavoratori potranno essere formati sui rischi del ‘lavoro agile’ e sulle misure di prevenzione necessarie per svolgerlo in sicurezza, in ottemperanza anche alle misure imposte da Governo per contrastare l’emergenza Coronavirus.

Contattateci su [email protected] per avere informazioni sul corso e-learning (in videoconferenza) per i lavoratori che devono operare da casa.

#LAVORO DA CASA MA IN SICUREZZA